venerdì 30 dicembre 2016

Roma-Siena, non come ai bei tempi, però…


Ieri sera sono stato al Palazzetto dello sport di Roma per assistere ad una partita di basket del campionato di A2, girone Ovest. Di fronte erano la Virtus Roma e la gloriosa squadra di Siena, la Mens Sana, ora scesa di categoria per le note vicende societarie.
Il match ha espresso un buon basket da parte di entrambe le squadre e ne è venuta fuori quindi una piacevole partita, che ha divertito il numeroso pubblico. In particolare molto buona è stata la prova di Roma che a tratti ha espresso un basket brioso, gradevole e trascinante. Siena invece ha commesso troppi errori, soprattutto ai liberi, ed è stata decisamente poco in partita nel primo quarto, in cui il divario di punti tra le due squadre è poi risultato decisivo ai fini del risultato complessivo.
Il match è infatti iniziato con una progressiva crescita della Virtus Roma che ha aperto presto una forbice di canestri abbastanza importante con la sua avversaria. Le triple di Chessa, i contropiede ben costruiti con facili realizzazioni di Brown e i molti errori di Siena hanno portato ad un parziale di 34-19 alla fine del primo quarto, grazie anche a giocate difficili ma ben riuscite da parte della Virtus.
Dal secondo quarto in poi, la Mens Sana è entrata maggiormente in partita (con qualche errore di troppo di Roma), dando a tratti l’impressione di poter riuscire a ricucire il divario di punti che Roma aveva messo tra sé e la sua avversaria, incoraggiata da qualche tripla di Tavernari e rimbalzo di Mascolo. Ma ogni qual volta Siena si avvicinava, Roma, come è accaduto un po’ in tutta la partita, ha sempre ricacciato indietro con coraggio il suo avversario con belle giocate e qualche proficuo contropiede. Il primo tempo si è dunque chiuso sul 46-35 per la Virtus.
Lo stesso trend del secondo quarto si è ripetuto anche nel terzo, con Siena capace di avvicinarsi molto, anche fino al -3, ma con Roma che ha reagito molto bene verso la fine del periodo, con le ottime giocate da tre di Raffa e Landi e i punti sotto canestro di Brown.


L’ultimo quarto è iniziato ancora con un +10 per Roma ed ha vissuto ancora vicende alterne, con Siena che tentava vanamente di rientrare e Roma che ha tenuto molto bene anche nel finale, con qualche canestro “ammazza-partita” tra gli altri di Sandri.
Il risultato finale ha premiato quindi Roma per 84-75, evidenziando l’ottima prestazione di Brown (27 punti e 6 rimbalzi) ma anche di Chessa (17 punti con 5/9 da tre) e Raffa (15 punti). Siena invece ha avuto come migliori realizzatori i due americani e Tavernari.


Da rilevare infine che un altro elemento determinante ai fini del punteggio finale è stata la sopra accennata imprecisione senese sui tiri liberi: in percentuale appena il 52% di realizzazioni per Siena, contro un molto più onesto 78% per Roma.
Dati statistici che del resto ha colto anche il coach senese Griccioli a fine partita: Siamo stati indecorosi nel primo quarto con un approccio troppo soft alla partita. Troppe volte Roma ha potuto segnare indisturbata dopo lanci lunghi vincenti. Abbiamo sbagliato troppi tiri liberi, perso troppe palle e su una base di partenza del genere riesce poi difficile ribaltare la partita”.
Di tutt’altro tenore le dichiarazioni dell’allenatore romano Corbani: Sono contento per la prestazione della squadra e in particolare di alcuni giocatori (Vedovato, Benetti, Baldasso) che pur non facendo cose clamorose hanno inciso eccome sul match. Siena ha un bel team, giocatori d’esperienza, bravi americani e quindi la partita per noi non poteva essere facile. Siamo fiduciosi per il futuro, anche se ora ci aspettano tante partite da giocare in pochi giorni; il peso degli impegni dovrebbe però essere ripartito più equamente tra tutte le squadre”.


Non sarà quindi stata una Roma – Siena dei tempi della finale scudetto, ma ieri al Palazzetto si è vista una buona e divertente pallacanestro che in definitiva è ciò che il pubblico cerca, possibilmente in abbinamento ad una vittoria della squadra per cui tiene.

lunedì 12 dicembre 2016

Un francobollo per Maestrelli

Lo scorso 2 dicembre è stato emesso un francobollo (a cura del bozzettista Fabio Abbati) da parte delle Poste Italiane, che ricorda Tommaso Maestrelli a 40 anni esatti dalla sua scomparsa.
Tommaso Maestrelli è stato un calciatore, un grande allenatore e una squisita persona e vinse un memorabile scudetto come trainer della Lazio nel campionato 1973-74.
Sul lato umano di Maestrelli c’è da dire che era considerato dai suoi giocatori come un padre, essendo oltre che molto competente anche una persona mite e comprensiva.
In sede di presentazione di questo francobollo, lo hanno ricordato con affetto alcuni campioni d’Italia di quella Lazio, da Martini a capitan Wilson a Felice Pulici, alla presenza del figlio Massimo.
Il francobollo raffigura, sul suo lato sinistro, Tommaso Maestrelli in primo piano sullo sfondo di un campo di calcio e delle relative gradinate (trovate maggiori dettagli e lo stesso francobollo qui).
L’auspicio è che tornino a vincere scudetti in Italia personaggi come lui e squadre come la Lazio di quegli anni (sia pur probabilmente inimitabile), che possano rompere la monotona litanìa Juventus-Milan-Inter.

martedì 29 novembre 2016

In attesa del derby di domenica, l'Eurobasket vince quello sulla Virtus


Come un derby calcistico di Roma. Il clima e le emozioni della stracittadina di basket, giocata l'altro ieri sul parquet del Palazzetto di Viale Tiziano, sono stati infatti almeno pari, se non superiori, a quelli di un acceso match Roma-Lazio. Una partita sempre equilibrata, con continui capovolgimenti di fronte e con un degno finale da thriller che ha decretato come vincitore, di appena un punto, l'Eurobasket Roma.
Quest'ultima matricola ha finalmente vinto una partita fuori casa (sia pure sul proprio campo) e giocato un match di grande grinta, venendo fuori bene anche da qualche passaggio a vuoto che poteva trasformarsi in un divario più ampio e difficile da colmare.
La partita è iniziata con una buona partenza dell'Eurobasket, che si è portata presto in vantaggio, seppur con margini minimi che ha mantenuto anche al termine del primo quarto (18-22). Il match è poi continuato punto a punto, con la Virtus che si è tenuta in partita grazie ad una buona percentuale di triple soprattutto ad opera di Chessa e Sandri, a cui si sono contrapposti i frequenti tiri da due dell'Eurobasket (quasi infallibili Fanti e capitan Bonessio, i due romani della squadra). All'intervallo lungo, quindi, l'Eurobasket conduceva ancora di due punti (38-40).


Nel terzo quarto finalmente la Virtus ha cominciato a salire in cattedra e a tratti ha quasi dato l'impressione di poter fare il break decisivo e dare la spallata definitiva al suo avversario. In questa fase sono risultati importanti i rimbalzi recuperati, in particolare quelli di John Brown.
Da rilevare che l'Eurobasket fino al terzo quarto ha realizzato un tutt'altro che incoraggiante 0/13 da tre (compensato con una molto maggiore precisione dalla più breve distanza), ma proprio qualche tiro da lontano centrato nell'ultimo quarto ha dato fiducia alla matricola romana per la vittoria conclusiva (0/4 invece la percentuale Virtus dei tiri da tre nell'ultimo periodo).
Il finale di partita è stato emozionante e veramente degno di un derby, con Deloach che ancora una volta ha tolto le castagne dal fuoco e realizzato i canestri decisivi. Suo quello del sorpasso definitivo a 3" dalla fine. La successiva azione della Virtus non ha portato infatti al canestro del controsorpasso, con un risultato finale quindi che ha premiato l'Eurobasket (79-80) di un soffio.
A referto è risultata ottima anche la prestazione di Easley e Bonessio sul versante Eurobasket e su quello della Virtus di Chessa, che è stato anche il miglior realizzatore della partita (25 punti).
"Siamo contenti di aver finalmente vinto fuori casa - commenta alla fine della partita coach Bonora - ora godiamoci la vittoria e cerchiamo di continuare su questa scia positiva, anche se ogni singola partita è sempre una battaglia".
"Dobbiamo avere più convinzione nei nostri mezzi - replica Corbani - è la seconda volta consecutiva che perdiamo di un solo punto. Occorre essere più cinici e dare quel colpo del ko a cui a volte siamo andati vicini ma che non siamo riusciti a infliggere".


In un Palazzetto finalmente pieno, davanti a un pubblico in cui si contrapponeva lo storico tifo virtussino a quello dei "ragazzini" dell'Eurobasket, si è quindi svolto un derby che ha fatto amare ancora di più, se possibile, questo splendido sport. E l'auspicio è che presto Roma (compresa, perché no, la sua componente più "piccola") possa presto tornare su palcoscenici più illustri e in impianti più consoni alla sua gloria, come quello del PalaEur.

giovedì 17 novembre 2016

Parte la e-Ligue 1!

Il fenomeno degli e-sports (competizioni a livello professionale su specifici giochi elettronici) è ormai in grande espansione, tanto è vero che cominciano ad interessarsene grandi sponsor e i relativi fans riescono a riempire palazzetti di grande capienza. E' un fenomeno che funziona molto di più all'estero (USA in primis) che Italia, dove c'è un potenziale notevole (i giocatori sono tanti) ma, almeno per ora, mancano i capitali per farlo decollare.
Per quanto riguarda gli sport elettronici legati al calcio, questo weekend prende il via la prima lega "elettronica" di Fifa 17. Ciò si sta realizzando in Francia, dove sta per partire la e-Ligue 1 (i primi tornei vedono protagonisti i rappresentanti di Saint Etienne, Guingamp, Lione, Marsiglia e Nancy).
In pratica ogni squadra di serie A francese avrà un suo giocatore rappresentativo, che scaturirà da lunghe selezioni per équipe, e alla fine ci sarà un vero e proprio campionato, che terminerà la prossima primavera e che decreterà il primo vincitore della e-Ligue 1 (per maggiori info e dettagli sulla partecipazione al campionato, andate a questo link).
Quello francese è il primo esempio al mondo di campionato o lega di calcio elettronico, che potrà anche essere seguito dai suoi appassionati su un apposito canale televisivo.
Oltre a questo interessante campionato, c'è da dire che in generale anche le squadre di calcio reali (quindi "non virtuali") stanno interessandosi al fenomeno dell' e-football, al punto tale da offrire veri e propri ingaggi a campioni in grado di rappresentarle al meglio nei vari tornei in giro per il mondo.
In Italia il primo caso di questo genere si è registrato con la Sampdoria, che ha ingaggiato Mattia Guarracino, campione con un curriculum importante sia a livello nazionale che internazionale.
In Europa il West Ham ha deciso di farsi rappresentare dal fenomeno Sean Allen, assegnandogli anche una maglia col suo nick name (Dragonn).
Un caso analogo è avvenuto col Wolfsburg, che si è affidato ad un campione chiamato David BythewayE altre situazioni di questo genere stanno cominciando a verificarsi anche con altre squadre.
Speriamo in futuro vi possa essere un proliferare di questi campioni anche in Italia e che possa essere introdotta una e-serie A.
Chissà che il mio Napoli possa conseguire buoni risultati anche sul terreno virtuale, con un e-Hamsik o un e-Mertens per cui ardentemente tifare.

sabato 5 novembre 2016

ASM Experience, l’Immersion Rugby


L’offerta turistica della bellissima Auvergne, dove sono stato di recente, si è arricchita da poco di un nuovo luogo, unico in Francia e probabilmente in Europa.
E’ infatti stato inaugurato da poco l’“ASM Experience, l’Immersion Rugby” il primo parco a tema dedicato al rugby che è al tempo stesso un sito culturale, ludico e interattivo e che ripercorre anche la storia di una delle più gloriose squadre, affermata anche a livello europeo, l’ASM Clermont Auvergne.


Dopo due anni di lavoro e il sostegno finanziario indispensabile dello Stato e delle istituzioni locali, questo parco è stato inaugurato lo scorso 20 ottobre consentendo così a tutti di poter avere la propria “Experience” nel mondo del rugby.
Sono più di 600 i metri quadrati su cui si sviluppa il parco, diviso in una decina di spazi, che vanno dalla fondazione del club alla spiegazione del gioco del rugby, dall’area riservata ai tifosi a quella degli sponsor.


Entrerete quindi anche voi nella “mischia”, scoprendo i segreti dell’ASM Clermont Auvergne e immergendovi nell’universo del rugby internazionale.
Questo parco si rivolge sia ai neofiti sia agli appassionati più esperti, sollecitando tutti i sensi; grazie al digitale e alle nuove tecnologie potrete mettervi a confronto con i giocatori, ammirare le loro maglie, divenire tifosi, o ancora testare la vostra bravura con giochi di simulazione; potrete anche rispondere a domande lungo tutto il percorso, che determineranno poi il vostro profilo di giocatore.


Sarà possibile altresì commentare una partita come veri giornalisti o farvi fotografare insieme a giocatori riprodotti in realtà aumentata. Non mancheranno infine esposizioni temporanee su temi specifici.
Alla buona riuscita di questo progetto hanno contribuito anche ex rugbisti professionisti, attuali giocatori, associazioni di tifosi e tifosi oltre che, naturalmente, l’ASM Omnisports che ha messo a disposizione tutti gli oggetti che compongono il percorso, e quelli che sono in archivio e saranno utilizzati per le esposizioni future.
Ulteriore elemento interessante della visita è la possibilità di scoprire il dietro le quinte dei match di rugby, grazie a delle visite allo stadio, accompagnati da guide professioniste. Scoprirete quindi tribune, maglie dei giocatori, il tunnel di entrata in campo, insomma tutto ciò che può offrire un tempio del rugby.

Per maggiori informazioni:
ASM EXPERIENCE
35 rue du Clos Four - 63100 Clermont-Ferrand
e-mail: contact@asm-experience.com
Telefono: +33 (0)4 73 14 60 23

lunedì 31 ottobre 2016

Deloach stende Casale


Torna alla vittoria l’Eurobasket Roma dopo un mini ciclo di due sconfitte consecutive subite contro Derthona e Legnano.
E' stata una vittoria sofferta, lottata e non agevole, contro una squadra, il Novipiù Casale, che veniva da una serie negativa di ben 4 sconfitte nelle prime 4 giornate di campionato e cercava col sangue agli occhi i primi punti in classifica.
A differenza dell'altra partita in casa a cui sono stato presente, quella col Trapani Basket, la squadra di Roma ha giocato meno "di squadra" sia per assenze importanti nel corso della partita sia per imprecisione di alcuni suoi giocatori, almeno in alcune fasi della gara.
La squadra di Casale, dal canto suo, non ha giocato una brutta partita e non merita senz'altro la posizione che occupa attualmente, con 5 sconfitte in altrettante partite.


La gara è stata praticamente sempre in equilibrio, a cominciare dal primo quarto, chiusosi con un lieve vantaggio di Casale di 2 punti, grazie soprattutto ai rimbalzi e ai punti di Severini a cui si è contrapposta principalmente la buona vena di Bonessio; il primo tempo si è chiuso invece con un piccolo allungo (+5) per Casale con Martinoni, Blizzard ed Emegano in cattedra, contrastati sul fronte realizzativo quasi solo da Deloach sulla sponda romana.
I piemontesi hanno conservato pressoché lo stesso vantaggio al termine del terzo quarto, con Casale che ai punti di Blizzard e Emegano ha unito anche i rimbalzi di Severini e gli assist di Tomassini.
L'ultimo quarto è stato sempre equilibrato, ma a circa tre minuti dalla fine sono cominciate le cose più interessanti ed emozionanti della partita. Easley è uscito per falli ma da quel momento Roma ha cominciata a difendere benissimo, pungendo contestualmente molto di più e realizzando il break decisivo (10-2 nelle ultimissime fasi della partita). Finalmente Righetti ha indovinato una tripla (negativa a mio avviso la sua prestazione complessiva, 1/7 da due, 1/3 da tre) e anche Deloach ne ha azzeccato un'altra dal peso specifico enorme a 23 secondi dalla sirena finale. Lo statunitense ha chiuso poi con un bottino di 25 punti e 6 rimbalzi, risultando il migliore in campo. 
A niente sono valsi i tentativi finali di Casale di tentare un disperato tiro da tre che li avrebbe portati alla vittoria.


"Bastava fare fallo su Deloach prima della tripla e la partita probabilmente l'avremmo portata a casa" si rammarica a fine partita il coach di Casale Ramondino.


“Sono contento del risultato e un pò meno della prestazionereplica invece Bonora, l'allenatore dell'Eurobasket – anche se non ci mancano nemmeno stavolta le attenuanti fisiche come lo stiramento a Malaventura, insieme a qualche problema con la gestione dei falli. Comunque, pur permanendo tanti aspetti su cui lavorare, abbiamo portato a casa due punti importanti che ci danno morale


E ora "a tutto gas" verso l'impegno nel derby regionale a Rieti, reduce ieri da una sconfitta a Legnano.

lunedì 10 ottobre 2016

L’altra Roma basket trionfa alla prima in casa


Debutto vincente ieri in casa per la matricola Eurobasket Roma che ha conseguito il primo successo del suo campionato di serie A2. Una squadra che è apparsa solida, con diversi uomini importanti e di esperienza e con un gioco corale che a mio avviso potrà in prospettiva fare buone cose in campionato.


La sua avversaria, il più quotato Lighthouse Trapani, a tratti ha giocato un miglior basket ma ha avuto anche dei passaggi a vuoto, in certi casi molto lunghi, come quello durato più di un quarto di gioco, in cui la squadra romana ha sfiorato un parziale di 20 a zero!

Il coach dell'Eurobasket Roma Bonora
La partita ha visto una buona partenza di Trapani che ha subito immagazzinato tanti canestri, grazie soprattutto all'apporto del centro Renzi, che alla fine è risultato il miglior marcatore della partita (20 punti, più 10 rimbalzi). Il passaggio a vuoto sopra descritto dei siciliani ha invece ridato fiducia e punti a Roma, che ha poi dovuto subire un parziale rientro di Trapani. Cosicché il primo tempo si è chiuso con un margine di sole 3 lunghezze per l'Eurobasket.


Nel secondo tempo la partita è stata più equilibrata, con le squadre che si sono giocate il match punto a punto. Protagonisti in questa fase per Trapani Tavernelli e Mays che ha infilato anche tre triple consecutive e per Roma decisamente i veterani Malaventura e Righetti con i loro tiri dalla distanza.
L'ultimo quarto, sempre sul filo dell’equilibrio in una prima fase, ha visto poi l'Eurobasket affondare il colpo e il break finale, anche sotto la spinta di un gioioso e giovanissimo pubblico. Sono stati in particolare i muscoli e i rimbalzi sotto canestro del centro romano Easley ad essere determinanti, con il giocatore statunitense che alla fine ha chiuso la partita con un bottino di non poco conto: 16 punti (miglior realizzatore romano, con 7/7 al tiro) e 12 rimbalzi. Buona anche la prestazione del play romano Stanic, incisivo nelle fasi decisive e ai liberi, che ha chiuso la gara con 14 punti in cascina.


Una bella e confortante vittoria, quindi, dopo la buona prestazione anche della prima giornata, che fa veramente sperare per il futuro. Quest'anno ne vedremo delle belle, come più di qualcuno, del resto, bisbigliava in tribuna stampa.

sabato 24 settembre 2016

Sgummament…


Ieri ho assistito ad alcune fasi del Rally di Roma Capitale.
E’ stato bellissimo vederle nella stupenda cornice dell’Eur e del Colosseo Quadrato…


Mi ha colpito la fortissima velocità e controllo del mezzo che avevano i vari piloti, oltre che il “rombare” assordante dei motori e lo stridere delle gomme.


Bello. Ci tornerò anche domani.
Alla prossima!

sabato 3 settembre 2016

Gael air shots


Sono in corso gli US Open di tennis, torneo che seguo molto sia perché di solito si svolge durante le settimane in cui il campionato di calcio è fermo per la sosta della nazionale, sia perché a mio avviso il tennis migliore si esprime sulla sua superficie e cioè il cemento (la terra rossa è troppo lenta, l'erba è troppo veloce).
Ed un giocatore per cui tiferò è il francese Gael Monfils. Non credo possa vincere addirittura il torneo, ma penso possa arrivare comunque abbastanza lontano. Ha un bel gioco, colpi pesanti, secchi e poco liftati.
Inoltre è un grande atleta e a volte fa in campo cose che non ho visto mai fare ad altri tennisti. Tipo tuffarsi per prendere palle impossibili. Date un'occhiata a questo video che ho visto di recente su Eurosport e che trovate al seguente link
Allez Gael!

domenica 7 agosto 2016

Auguri Napoli e…. bon marché


Alcuni giorni fa è stato il 90-esimo compleanno del mio Napoli. Innanzitutto, quindi, augurissimi, anche se in ritardo, a questo splendido team!
Con l'occasione vorrei poi fare il punto sull'attuale situazione di mercato della mia squadra.
Al momento, a mio avviso, nell'ottica di avere una panchina necessariamente più lunga e di qualità, anche in vista della Champion's League, sarebbe necessario e importante prendere:
  • Un buon terzino destro, perché ci vuole un'alternativa ad Hysai, che, pur bravino, a mio avviso lo scorso anno non sempre ha dato un apporto sufficiente in fase di spinta (e anche in fase difensiva?). A tal proposito prenderei Darmian, che può fare decisamente bene in questo ruolo.
  • A sinistra in difesa l'alternativa a Ghoulam è Strinic e ritengo che sia un giocatore meno all'altezza in caso di match di alto livello a cui dovrà far fronte il Napoli nel corso della stagione. Quindi in teoria bisognerebbe sopperire anche qui.
  • Al centro della difesa, qualora andasse via Koulibaly o anche se non va via, sarebbe bene comprare un altro centrale e l'ipotesi Maximovic non mi dispiace.
  • A centrocampo la qualità c'è, ma gli innesti di Zielinski, già arrivato, e eventualmente di Diawara e Rog sarebbero delle buone soluzioni per dare respiro ai titolari (Hamsik, Allan e Jorginho).
  • Situazione attacco: io lascerei le cose così, con Milik al centro dell'attacco e con esterni a sinistra Insigne (con la solita rotazione di qualità con Mertens e anche Giaccherini) e a destra Callejon. Proverei Gabbiadini a destra perché non lo ritengo un centrale, ma una seconda punta e proprio lui potrebbe quindi essere un'alternativa a Callejon.
  • Resta il dilemma se il Napoli acquisterà un altro attaccante. Icardi a mio avviso è sopravvalutato (al massimo lo si può acquistare inserendo nella contropartita anche Gabbiadini e abbassando il prezzo), e non lo prenderei. Ci vorrebbe allora comunque un altro centravanti per sostituire Milik (sempre che sia lui il titolare). Chi prendere? Neanche Bacca mi sembra un ottimo sostituto di Higuain. L’idea Diego Costa invece mi stuzzica non poco… (come pure quella, forse solo mia, di Jovetic).
Voi che ne pensate?
Buona estate e forza Napoli!

mercoledì 27 luglio 2016

Il dragone all’Eur


Ieri sera a Roma, alla piscina delle rose nei pressi del laghetto dell’Eur, si è svolta l’inaugurazione del campionato europeo di Dragon Boat, una disciplina sportiva assimilabile alla canoa, con delle imbarcazioni colorate, da venti posti, che hanno alla prua una attraente testa di drago.
L’origine di questo sport è cinese, risale a oltre duemila anni fa e ad esso sono legate interessanti e affascinanti leggende.


Un’altra caratteristica del dragon boat è che vi è un atleta addetto a scandire il ritmo della remata degli altri compagni di squadra, tramite la percussione di un tamburo posto a prua della barca.
Chi vorrà seguire questi campionati potrà farlo sia al laghetto dell’Eur, sia al lago di Castel Gandolfo da oggi al 31 luglio.
Io ci andrò per capire meglio le regole e lo spirito di questo sport. E voi?

venerdì 15 luglio 2016

Chi si ricorda del Magdeburgo?

C'era una volta il glorioso Magdeburgo, una squadra dell'ex Germania Est (la relativa città è capitale della Sassonia Anhalt e si trova a Nord Est dell'attuale Germania) che negli anni '70 aveva un ruolo sportivo importante sia a livello nazionale che europeo.
Vinse infatti tre campionati della Germania Est, sette coppe nazionali e nel 1973-74 anche una Coppa delle Coppe, battendo il Milan in finale per 2-0.
Aveva ed ha una maglia bianca con una striscia verticale larga blu e pantaloncini e calzettoni bianchi.
Da quando ci fu l'unificazione della Germania (inizio anni '90), naviga invece tra la terza e la quarta divisione del campionato tedesco, dove si trova tuttora. E' un peccato non vederla più ad alto livello... Chissà, magari un giorno...
Ulteriori informazioni, se parlate bene il tedesco, potete raccoglierle sul sito di questa squadra.

sabato 2 luglio 2016

Wimbledon = fragole con panna


E’ in corso Wimbledon ed è allora d’obbligo mangiare fragole con panna.
Non saranno quelle del Kent e la panna è quella montata e non liquida, ma non importa.


Buon Wimbledon quindi e buone fragole con panna a tutti e mi sa che quest’anno nel torneo londinese non mancheranno le sorprese. Vedremo…

giovedì 23 giugno 2016

Europei di calcio, che passione!

Immagine tratta dal sito www.fredperry.com
E’ tempo di europei di calcio ed anche le grandi aziende si adeguano al tema, offrendo sfiziosi prodotti ispirati alle nazionali partecipanti.
La nota marca di abbigliamento Fred Perry, ad esempio, ha realizzato delle polo dedicate alle principali nazioni partecipanti all’europeo, molto carine e dall’aria un tantino retrò. “Wear with pride” viene raccomandato sul sito e in effetti come non essere d’accordo? Quella della Francia, ad esempio, non mi dispiace per niente.
Anche la Swatch con la sua linea “footballissimeha voluto realizzare degli orologi ispirati alle varie nazionali europee, con una base comune data dall’orologio stesso, che nel suo quadrante raffigura un classico pallone da calcio bianco e nero, e una personalizzazione che invece riguarda i passanti del cinturino. Su questi ultimi, che funzionano da accessori, sono impressi i colori delle varie bandiere nazionali che possono essere scelte a seconda della preferenza e applicate all’orologio.
Infine Playmobil, l’azienda che realizza dei simpatici pupazzetti in tantissime versioni e mestieri, ha realizzato anche dei Playmo-bomber in cui i Playmobil diventano calciatori di tante diverse nazionali europee, ovviamente inclusa la nostra.
Buon europeo a tutti!

domenica 12 giugno 2016

Un giorno a Campo Testaccio


Alcuni giorni fa, dopo aver fatto una golosa sosta dal Trapizzino a Testaccio ormai affermato street food romano, sono passato per caso davanti al Campo Testaccio.
Un luogo storico per la tifoseria della Roma calcio, che ha sostanzialmente segnato l'inizio dell'avventura sportiva di questa squadra. Il Campo Testaccio (inaugurato nel 1929) è stato infatti il primo stadio in cui ha giocato la Roma, un impianto all'inglese (il modello era quello dello stadio dell'Everton) con tribune in legno dipinte di colore giallo e rosso. E pensate che questo stadio ospitava all'epoca persino l'abitazione dell'allenatore del team capitolino...
Era un campo difficile da espugnare e dove molte squadre spesso soccombevano (rimane ancora nella memoria di qualcuno il famoso 5-0 inflitto nel 1931 alla Juventus).
La capienza era di circa 20 mila spettatori ed i prezzi erano mediamente alti, al punto che alcuni tifosi, per evitare di pagare il biglietto, salivano sul vicino Monte dei Cocci (di cui ho parlato qui) per guardare la partita, anche se la vista del campo non era completa.
In seguito il campo fu ristrutturato per problemi di parziale inagibilità, fin quando chiuse definitivamente nel giugno del 1940, anche per avere a disposizione uno stadio più grande. Qualche anno dopo, la Roma avrebbe vinto il suo primo scudetto, giocando appunto in un altro stadio, il Flaminio.


Vedere oggi il glorioso campo Testaccio in una forma quasi irriconoscibile e infestato di sterpaglie (si riconoscono nella foto solo o quasi i riflettori) fa un pò tristezza, ma se si pensa a quanta storia c'è dietro quell'erba alta....Se non altro il solo parlarne rende in qualche modo vivo questo posto e racconta, almeno parzialmente, la storia di un grande club.

sabato 28 maggio 2016

Diversamente "Un giorno all'improvviso"

Stasera c’è la finale di Champion’s League 2015-2016 Atletico Madrid – Real Madrid.
I tifosi dell’Atletico canteranno un coro sulle stesse note di quello dei tifosi del Napoli “Un giorno all’improvviso”. Ecco il testo:

Los años han pasado
y el Frente sigue igual
honrando tus colores
por toda la ciudad
no importa lo que pase
no nos separarán
Atleti yo te amo
¡contigo hasta el final!"
Ale, Ale, Ale

Vamos Colchoneros!